MEMORIA È LIBERTÀ 2.0 – La mostra

Nell’anno 2023, aderendo ad un Bando di Fondazione Comunitaria Nord Milano, alcuni studenti e studentesse del Liceo Clemente Rebora di Rho (Liceo della Scienze Umane, Liceo Economico-Sociale e Liceo Classico) hanno realizzato il progetto “Memoria è Libertà 2.0”, in collaborazione con la Biblioteca Popolare di Rho e il Centro di Documentazione Locale. Questo percorso è il risultato di un lavoro di diversi mesi.

GLI OBIETTIVI:

– Far conoscere ai più giovani la storia della resistenza rhodense e il percorso MEMORIA È LIBERTÀ,  le targhe commemorative situate in diversi punti della città.

– Interrogarsi su l valore della libertà, oggi per le nuove generazioni, allargare lo sguardo per conoscere nuovi volti di “resistenti”  e cammini di liberazione in atto in molti Paese del mondo.

Questa MOSTRA “1943-2023 LIBERTÀ È UN MONDO DI RESISTENTI”, raccoglie le loro ricerche e riflessioni 

Hanno contribuito alla realizzazione del progetto gli studenti e studentesse del Liceo “C. Rebora” di Rho:

Aldrigo Sofia (4B classico); Baroni Sofia (4B scienze umane); Curziani Giorgio (4B economico-sociale); De Felici Chiara Elisa (4B scienze umane); Fagnani Sofia (4B scienze umane); Gorgia Martina (4B scienze umane); Masoud Jana Atef Feli Menshan (4B scienze umane); Morelli Paolo Francesco (4B economico-sociale); Moroni Viola Maria  (4B classico); Ould Rhila Mariam (4B scienze umane); Palmiotta Giulia (4B scienze umane); Peron Letizia (4B classico); Petrosino Monica (4B economico-sociale); Pini Alessandro Augusto (4B classico); Salomone Emanuela (4B scienze umane); Santarelli Camilla (4B scienze umane); Sasso Sara (4B scienze umane); Storelli Sirio (4B classico)

Anno scolastico 2022-23

RACCOGLIAMO IL TESTIMONE

I  compagni anziani, gli antifascisti, reduci dalle prigioni e dal confino, furono accanto ai giovani. E CI FU, DURANTE LA DURA LOTTA, L’INCONTRO DELLE GENERAZIONI. Il fascismo non era riuscito a convincere i ragazzi, gli intellettuali e tutti gli altri, quelli che avevano pensato di poter allontanare da ogni speranza di ribellione.
Giovanni Pesce, Videointervista, 1983

Allora perché combatterono e morirono? Perché si sono ricordati di noi. LORO HANNO AVUTO MEMORIA DI NOI. Ecco perché noi dobbiamo avere memoria di loro. Non prendiamo un simulacro, un catafalco. Noi prendiamo la vita che dà vita e la cultura di vita che produce vita. Moni Ovadia, Giovanni Pesce. Per non dimenticare,  2015

Non ho mai pensato che noi ragazze e ragazzi che scegliemmo di batterci contro il nazifascismo fossimo eccezionali, ed è questo che vorrei raccontare: la nostra normalità. Nella normalità trovammo la forza per opporci all’orrore, il coraggio, a volte mi viene da dire la nostra beata incoscienza. E così alla morte che ci minacciava, che colpiva le famiglie, gli amici, i paesi, RISPONDEMMO COL DESIDERIO DI VITA.
Tina Anselmi, Storia di una passione politica, 2019

Forse non farò cose importanti, ma LA STORIA È FATTA DI PICCOLI GESTI ANONIMI, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano.
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, 1947

OGNI UOMO, OGNI DONNA POTEVA ESSERE UN PARTIGIANO, poteva non esserlo. Questa era la forza della resistenza. La forza della resistenza era questa: essere dappertutto, camminare in mezzo ai nemici, nascondersi nelle figure più scialbe e pacifiche. Un fuoco senza fiamma né fumo: un fuoco senza segno. I tedeschi e i fascisti ci mettevano i piedi sopra, se ne accorgevano quando si bruciavano.
Renata Viganò, L’Agnese va a morire, 1949

LIBERTÀ È LOTTA e LAVORO

Il lavoro è misura di libertà, di dignità, rappresenta il contributo alla comunità. È strumento di realizzazione di diritti sociali. È motore di rimozione delle disuguaglianze.
Sergio Mattarella, Messaggio del 1 maggio 2022

1943-1945 A RHO
A Rho, durante il ventennio, alcuni luoghi di lavoro e di ricreazione divennero centri di avversione al regime.
Il Circolo dei Ferrovieri di via Garibaldi, luogo di ritrovo frequentato dal personale delle ferrovie, di fede socialista e forte coscienza sindacale, fu importante punto di riferimento durante la Resistenza, per riunioni  clandestine e scambi di informazioni.
Dalla stazione, poco distante dal Circolo, partirono numerosi civili diretti verso le Prealpi lombarde per raggiungere i “ribelli” e contribuire alla lotta di liberazione. (LINK)

UN MONDO di resistenti – 2023 IN ARABIA SAUDITA
Le organizzazioni per i diritti umani sono vietate ai sensi della legge sulle associazioni. Difensori dei diritti umani e attivisti continuano ad essere arbitrariamente arrestati, vessati in detenzione o sottoposti a divieti di viaggio che limitano la loro libertà di movimento. Decine di loro continuano a scontare pene carcerarie a seguito dell’impegno speso in difesa dei diritti umani. (LINK)

Il coraggio di comuni cittadini.
Le ricerche svolte ci hanno fatto pensare all’opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo, intitolata Quarto Stato, realizzata tra il 1898 e il 1901 e oggi conservato nella Galleria d’Arte Moderna di Milano. Quei braccianti e operai ritratti dal pittore nel momento della protesta contro l’ingiustizia, sono emblematicamente figura di tutti coloro che decidono di rischiare la vita in nome della libertà.
Coloro che hanno maturato una coscienza politica nei luoghi di lavoro o hanno combattuto sulle montagne erano persone comuni, lavoratori, che con coraggio e determinazione hanno contribuito a scrivere una pagina fondamentale della nostra storia. (LINK)

ARTICOLO 1  DELLA  COSTITUZIONE  ITALIANA
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

LIBERTÀ È  INFORMAZIONE
Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.
Evelyn Beatrice Hall, The Friends of Voltaire, 1906

1943-1945 A RHO
Esistono i partigiani combattenti e i partigiani senza armi che combattono attraverso una intensa attività di informazione e comunicazione.
Aldo Pravettoni, in Corso Garibaldi a Rho, al civico n. 64, aveva una sua tipografia: con la stampa clandestina di volantini e documenti fece di questo vecchio cortile uno dei luoghi significativi della lotta dei civili contro la dittatura fascista. (LINK)

UN MONDO di resistenti – 2023 NELLA COREA DEL NORD
ancora oggi vengono violati fondamentali diritti umani e civili.
Ufficialmente conosciuta come Repubblica Popolare Democratica di Corea, è uno dei paesi più isolati e chiusi al mondo. I diritti umani e le libertà civili sono gravemente violati e di fatto non rispettati dallo Stato, sebbene la Costituzione formalmente li garantisca.
Lo stato è governato dalla dinastia dei Kim, in una sorta di monarchia assoluta. Negato il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. (LINK)

Le ricerche svolte ci hanno fatto riflettere sulla velocità e tracciabilità delle informazioni. In  passato le informazioni circolavano più lentamente, oralmente o mediante qualche scritto che poteva – in caso di pericolo – essere distrutto.
Oggi, con la rivoluzione tecnologica di smartphone e computer connessi alla Rete, il passaggio di informazioni è immediato ma il rischio di intercettazione e tracciabilità molto più alto. (LINK)

ARTICOLO  21  DELLA  COSTITUZIONE  ITALIANA
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

LIBERTÀ È  BENE COMUNE

Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono.
Bertolt Brecht, Contro la seduzione, 1918

1943-1945 A RHO
La sera del 13 ottobre del 1944 quattro giovani partigiani – Alfonso Chiminello, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti e Luigi Zucca – in arresto nella Casa del Fascio di Rho, senza alcun mandato di cattura, dopo essere stati selvaggiamente torturati, furono condotti lungo il Naviglio, nei pressi di Robecchetto e trucidamente assassinati.
Insieme a loro un quinto partigiano, Cesare Belloni, riuscì miracolosamente a sopravvivere, probabilmente perché durante la fucilazione gli fece scudo il corpo di un compagno.
L’Eccidio di Robecchetto, una delle pagine più drammatiche della Resistenza rhodense, rimane oggi un monito a ricordarci che la libertà non è diritto acquisito per sempre, ma un valore che va difeso e tutelato quotidianamente. (LINK)

UN MONDO di resistenti – 2023 IN CONGO
è tutt’ora in atto una cruenta guerra civile.  

A febbraio del 2010, Amnesty International ha dato inizio ad una serie di interventi di protezione dei difensori dei diritti umani dal rischio di essere arrestati arbitrariamente dalle forze di sicurezza e di essere vessati dalle costanti minacce di morte da parte del Governo centrale del Congo.
Il coraggioso contributo degli attivisti è quello di denunciare la continua e sistematica violazione dei diritti umani e civili da parte del governo. (LINK)

ARTICOLO  13  DELLA  COSTITUZIONE  ITALIANA
La libertà personale è inviolabile.  Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria. È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.

LIBERTÀ È ETICA
Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla.
Martin Luther King, premio Nobel per la Pace 1964

1943-1945 A RHO
Significativo è stato anche il ruolo dei cattolici durante la Resistenza.
A Rho alcuni tra i Padri Oblati MissionariLuigi Vaiani, Giovanni Battista Reina, Giuseppe Maganza, Giovanni Longoni, coordinati dall’allora Superiore, Padre Ambrogio Valli – si prestavano a veicolare informazioni e materiali di propaganda contro il Regime.
In Collegio si tenevano segretamente riunioni di partigiani, si nascondevano armi e persone, si aveva a disposizione  una radio ricetrasmittente ad onde corte in grado di ricevere messaggi anche da oltreoceano, si studiavano percorsi per facilitare la fuga dei clandestini.  

Tra i tanti episodi di sostegno alla lotta contro la dittatura ricordiamo quello della primavera del 1945 narrato nel saggio di Mario Fumagalli Quando il grano maturò,  noto come La beffa del Venerdì Santo. (LINK)

UN MONDO di resistenti – 2023 IN NICARAGUA
la Chiesa cattolica continua a ricoprire un ruolo attivo nella difesa dei diritti umani in diversi Paesi.
Il Nicaragua  governato dall’ex guerrigliero sandinista Daniel Ortega, rieletto per il quarto mandato a fine 2021 in elezioni-farsa, precedute da decine di arresti di dissidenti e di sette candidati alle presidenziali – è oggi uno dei paesi in cui diversi esponenti della Chiesa Cattolica (Vescovi, diaconi e laici) vengono da mesi accusati di terrorismo, arrestati e imprigionati.
L’arcivescovo  Rolando Alvarez, vescovo di Matagalpa in prima linea contro la violazione dei diritti umani in Nicaragua, è stato condannato nel febbraio del 2023 a 26 anni e 4 mesi di carcere, privato della nazionalità  e i suoi diritti di cittadino sono stati sospesi a vita. (LINK)

ARTICOLO  19  DELLA  COSTITUZIONE  ITALIANA
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume.

LIBERTÀ È RESILIENZA
I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e altruismo.
Sandro Pertini, Messaggio di fine anno 1978

1943-1945 A RHO
Lo storico greco Tucidide nella sua opera La guerra del Peloponneso, scrive che “il segreto della felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio.”
Queste parole potrebbero riassumere la vita di Agostino Casati, che ricoprì un ruolo centrale  nella storia della resistenza rhodense .
Nel 1936 fu tra i primi ad accorrere in Spagna in difesa della Repubblica democratica, combattendo nelle Brigate Internazionali con il nome di battaglia Nino Raimondi, il Comandante Raymond. 

Agostino Casati fu Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale e Sindaco della città di Rho dopo la Liberazione, avvenuta il 26 aprile del 1945.
L’8 febbraio 2023, a 50 anni dalla morte, il Comune di Rho ha voluto ricordarlo con la posa di una targa commemorativa nei pressi della sua ultima abitazione, in via Matteotti 77. (LINK)

UN MONDO di resistenti – 2023 IN MYANMAR (ex BIRMANIA)
un colpo di Stato militare nel 2021 ha sciolto il Parlamento e fatto arrestare tutti gli oppositori.
Aung San Suu Kyi, una donna attiva per molti anni nella difesa dei diritti umani di questo paese oppresso da una rigida dittatura militare, impostasi ben presto come capo del movimento di opposizione, fu insignita nel 1991 del Premio Nobel per la Pace.
Nel 2007 l’ex premier inglese Gordon Brown ne ha tratteggiato il ritratto nel suo volume Eight Portraits come modello di coraggio civico per la libertà. (LINK)

ARTICOLO  2  DELLA  COSTITUZIONE  ITALIANA
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

LIBERTÀ È TESTIMONIANZA
Rendere testimonianza è ormai, per principio, di più che non semplicemente affermare qualche cosa; include in sé un impegno personale, un pagare di persona per ciò che si afferma.
Hans Urs Von Balthasar, 1969

1943-1945 A RHO
Giovanni Pesce uno dei partigiani più attivi anche sul territorio rhodense. Fu il Comandante della 106° Brigata Garibaldi “Buzzi” negli ultimi mesi del 1944 – operativa a Mazzo di Rho, e nei distaccamenti di Lainate, Nerviano, Garbagnate, Barbaiana, Garbatola, Pantanedo. 

Per le sue partecipazione alla Resistenza italiana, il 23 aprile 1947 fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.  La Città di Rho, nel 2005, in occasione del 60° anniversario della Liberazione gli ha conferito la Cittadinanza onoraria e il 22 febbraio 2018, nel centenario della nascita, gli ha intitolato il parco pubblico di Corso Europa – angolo via Ratti, dove è posto il monumento alla Resistenza. (LINK)

UN MONDO di resistenti – 2023 IN EGITTO
la repressione di stato negli ultimi 10 anni è stata quasi senza precedenti.
Nei primi otto mesi del 2016 oltre 1.250 cittadini egiziani sono scomparsi nel nulla, come denunciato dalle associazioni per la difesa dei diritti umani.

Emblematiche le vicende di due giovani ricercatori, Giulio Regeni e Patrick Zaki.
“Credo nella continuità dell’impegno e dello studio come atti di resistenza” ha dichiarato il 5 luglio 2023 Patrick Zaki, giorno della sua Laurea all’Università Alma Mater di Bologna.  27 anni, di nazionalità egiziana, studente e attivista per i diritti umani, il 7 febbraio del 2020, concluso un master, sull’omosessualità e la diversità di genere, rientra nel suo Paese.
Atterrato al Cairo, è stato immediatamente arrestato e incarcerato con l’accusa di sovvertimento dell’ordine sociale e istigazione al terrorismo. Tenuto sotto processo per più di due anni, ritrova la libertà il 19 luglio in virtù di un decreto con cui il Presidente Egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha concesso la grazia al ricercatore, cedendo alle numerose pressioni internazionali degli ultimi due anni.

Giulio Regeni, ricercatore e dottorando presso l’Università di Cambridge, nel Regno Unito, decide di recarsi in Egitto, nella capitale Il Cairo, per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani. Uscito di casa per partecipare alla festa di compleanno di un amico, il 25 gennaio 2016  viene rapito in piazza Tahrir e ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani.
Regeni, per la natura dei suoi studi in Egitto, era entrato nel mirino dei Servizi nazionali da tempo.
Molto ancora rimane da chiarire rispetto alla catena delle responsabilità all’interno dell’apparato di sicurezza dello stato egiziano. (LINK)

ARTICOLO  27  DELLA  COSTITUZIONE  ITALIANA
La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte.

LIBERTÀ È AUDACIA e AMORE
Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.
Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina nel 1986

1943-1945 A RHO
Renata Favini (Diana il suo nome di battaglia) è una delle donne protagoniste della Resistenza rhodense. Nel 1943 conobbe Agostino Casati e da lui fu avviata alla politica e alla lotta partigiana. Fu a capo del gruppo che coordinava le staffette rhodensi – Mariuccia Crippa, Rosina Boniforti e le sorelle Seregni – attive nello scambio di informazioni partigiane tra Rho e Legnano. 

La notte fra il 25 e il 26 aprile 1945 Diana partecipò alla prima riunione con i responsabili del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) e con essi stabilì il piano per rendere la città subito libera. (LINK)

UN MONDO di resistenti – 2023 IN IRAN e AFGHANISTAN
la ribellione a uno stato autocratico e la difesa dei diritti delle donne assume da anni toni drammatici in questi Paesi governati da regimi totalitari. 

Il 15 agosto 2021 e il 16 settembre 2022 rappresentano due date cruciali che hanno segnato le sorti di intere generazioni di donne afghane e iraniane.
Il ritiro delle truppe americane da Kabul il 5 agosto 2021 e il conseguente ritorno al potere dei talebani in Afghanistan ha infatti significato per molte di loro la perdita di ogni diritto conquistato negli ultimi 20 anni.
Anche l’attuale governo iraniano con a capo il presidente Raisi, in carica dal 2021, viola innumerevoli diritti umani, discrimina le minoranze etniche e religiose, le comunità LGBTQ e le donne.
Dopo la morte di Masha Amini, la 22enne curdo-iraniana, avvenuta il 16 settembre del 2022, a seguito  della detenzione in un centro  della polizia morale in cui era stata rinchiusa per non aver indossato correttamente il velo, si susseguono manifestazioni e proteste.
A sostenere la ribellione sono soprattutto le donne. (LINK)

ARTICOLO  3  DELLA  COSTITUZIONE  ITALIANA
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

CREDITI

Coordinamento Progetto a cura della BIBLIOTECA POPOLARE DI RHO APS

Ricerca e documentazione storica a cura del CENTRO DI DOCUMENTAZIONE LOCALE 

  • Dott.ssa Maria Grazia Landoni

Hanno collaborato  al progetto le Docenti del Liceo “C. Rebora” di Rho 

  • Prof.ssa CLAUDIA BONO
  • Prof.ssa MARTA FUMAGALLI
  • Prof.ssa ELISABETTA VANNELLA

Realizzazione grafica Studio WALTER TURCATO

RINGRAZIAMENTI 

a FONDAZIONE COMUNITARIA NORD MILANO che ha co-finanziato il Progetto

al COMUNE DI RHO che l’ha condiviso

al GRUPPO FOTOGRAFICO SAN PAOLO di RHO che l’ha sostenuto 

alla Sezione rhodense dell’ANPI che ha consentito il reperimento di fonti e documenti nell’Archivio Storico sulla Resistenza