MEMORIA È LIBERTÀ 2.0 – Le targhe

Targhe percorso MEMORIA È LIBERTÀ e ubicazione

  1. OGNI STAZIONE SCRIVE LA SUA STORIA – Piazza Libertà
  2. IL LAVORO NON SI PIEGA ALLA DITTATURA – IL CIRCOLO FERROVIERI – Via Garibaldi, 107
  3. LA RESISTENZA SENZA FUCILE – LA TIPOGRAFIA PARTIGIANA – Via Garibaldi, 64
  4. AGOSTINO CASATI – Via Matteotti, 77
  5. FRIGOLI LUIGI- Corso Europa, 198
  6. DOLORI E CORAGGIO PIÙ FORTI DELLA VIOLENZA – CASA DEL FASCIO – Via Martiri della libertà, 18
  7. SOLIDARIETÀ FA RIMA CON LIBERTÀ- IL COLLEGIO DEI PADRI OBLATI – Corso Europa, 228
  8. RHO LIBERA – LE EX SCUOLE ELEMENTARI – Via De Amicis, 6
  9. LA RESISTENZA RIGENERA DEMOCRAZIA – IL MUNICIPIO – Piazza Visconti
    10.1 –  LUIGI ZUCCA – Via Solferino, 17

    10.2 – CESARE BELLONI – Via Pregnana, 8
    10.3 – ALFONSO CHIMINELLO – Via De Raude, 11

    10.4 – ALVARO NEGRI – Via Baracca, 49
    10.5 – PASQUALE PERFETTI – Via Bugatti, 24

1. OGNI STAZIONE SCRIVE LA SUA STORIA
Piazza Libertà

Dopo il 1945 la Piazza Stazione fu rinominata Piazza Libertà.

Durante la Resistenza molti Rhodensi partirono da qui per raggiungere i partigiani sulle Prealpi lombarde.

Nel settembre 1944 qui arrivò da Milano Giovanni Pesce – il comandante Visone – per organizzare anche a Rho squadre e azioni di lotta.

Vedi documento.  Vedi mappa.

2. IL LAVORO NON SI PIEGA ALLA DITTATURA – IL CIRCOLO FERROVIERI
Via Garibaldi, 107

Qui una piccola cooperativa frequentata da personale delle Ferrovie, di fede socialista e forte coscienza sindacale, fu punto di riferimento prima e durante la Resistenza.

Il Comitato di Liberazione Nazionale locale, sotto la guida di Agostino Casati, decise qui nella notte tra 25 e 26 aprile 1945 le azioni contro i presìdi tedeschi e fascisti ancora attivi a Rho.

Vedi documento. Vedi mappa.

3. LA RESISTENZA SENZA FUCILE – LA TIPOGRAFIA PARTIGIANA
Via Garibaldi, 64

In questo cortile nei mesi della Resistenza (settembre 1943 -aprile 1945) la tipografia di Aldo Pravettoni produceva materiali di propaganda e falsificava documenti utili alla lotta partigiana.

Alla loro distribuzione provvedevano diverse donne, come Renata Favini e Rosina Boniforti.

Senza armi, scelsero di rischiare di persona per la libertà di tutti.

Vedi documento 1. Vedi documento 2. Vedi mappa.

4. AGOSTINO CASATI
Via Matteotti, 77

Antifascista della prima ora, Combattente nella guerra civile spagnola, Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale di Rho.

Sindaco nel 1945. A cinquant’anni dalla scomparsa l’Amministrazione comunale riconoscente ne onora la memoria.

Vedi documento.  Vedi mappa.

5. FRIGOLI LUIGI
Corso Europa, 198

Partigiano della 106° Brigata Garibaldi. Ferito in un combattimento a Lainate il 10 aprile 1945.

Ricoverato in condizioni disperate all’Ospedale di Rho.

Prelevato senza pietà il giorno seguente dal letto in cui giaceva, venne qui trasportato e fucilato dalla milizia fascista. Aveva 23 anni.

Vedi documento 1.  Vedi documento 2. Vedi mappa.

6. DOLORI E CORAGGIO PIU’ FORTI DELLA VIOLENZA – CASA DEL FASCIO
Via Martiri della libertà, 18

La Casa del Fascio era il quartier generale del regime a Rho.

Nei sotterranei-prigione gli oppositori subivano interrogatori e torture.

Nei pressi furono colpite o giustiziate alcune vittime rhodensi della Resistenza.

Tra loro Giovanni Annoni e Rodolfo Canegrati, e i giovani Alfonso Chiminello, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti, Luigi Zucca, poi fucilati a Robecchetto sul Naviglio; con loro Cesare Belloni, che sopravvisse.

Vedi documento Giovanni Annoni.  Vedi mappa.

7. SOLIDARIETÀ FA RIMA CON LIBERTÀ – IL COLLEGIO DEI PADRI OBLATI
Corso Europa, 228

Il Collegio degli Oblati fu una delle realtà ecclesiali che nei mesi della Resistenza (settembre 1943-aprile 1945) offrirono appoggio segreto ai comandanti partigiani del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, costituito da forze di diverso orientamento politico.

La sacristia nascondeva una potente ricetrasmittente che consentiva il contatto con le forze alleate. Giuseppe Restelli teneva i collegamenti locali.

Vedi documento Collegio Oblati.  Vedi documento Giuseppe Restelli. Vedi mappa.

8. RHO LIBERA – LE EX SCUOLE ELEMENTARI
Via De Amicis, 6

Durante i mesi della II guerra mondiale qui, all’ingresso delle scuole elementari, i militari tedeschi avevano stabilito un loro presidio armato, da cui controllare il centro città.

La resa di Milano e Monza il 25 aprile 1945 li convinse a cedere le armi il giorno successivo, dopo una trattativa condotta da Agostino Casati, presidente a Rho del Comitato di Liberazione Nazionale, e dall’Oblato Padre Giovanni Battista Reina, in funzione di mediatore.

Vedi documento Padre Reina.  Vedi mappa.

9. LA RESISTENZA RIGENERA DEMOCRAZIA – IL MUNICIPIO
Piazza Visconti

Il 28 aprile 1945, risolta senza spargimento di sangue l’occupazione tedesca, il Comitato di Liberazione di Rho nominò una nuova amministrazione comunale, rappresentativa di tutte le forze democratiche che avevano condotto la lotta contro il regime fascista.

Con il Sindaco Giovanni Del Bo e il Vicesindaco Umberto Pellegrini, sette amministratori furono incaricati di restituire ai cittadini le istituzioni e i servizi che la dittatura e la guerra avevano loro negato.

Vedi documento.  Vedi mappa.

10. MARTIRI DI ROBECCHETTO “Serom in cinq col Belunin” [pubblicazione scaricabile]

Giovani che desideravamo – come tanti – costruire una vita e un Paese liberi da una dittatura sorda e feroce. Accusati senza prove. Arrestati senza difesa. Torturati senza pietà. Fucilati senza testimoni a Robecchetto il 13 ottobre 1944 in riva al Naviglio in una notte di pioggia e disumanità.

10.1 LUIGI ZUCCA, Partigiano – Via Solferino, 17 LINK
Ucciso a 25 anni nel 1943

10.2 CESARE BELLONI, Partigiano – Via Pregnana, 8 LINK
Sopravvissuto all’eccidio nel 1943

10.3 ALFONSO CHIMINELLO, Partigiano – Via De Raude, 11LINK
Ucciso a 20 anni nel 1943

10.4 ALVARO NEGRI, Partigiano – Via Baracca, 49 – LINK
Ucciso a 23 anni nel 1943

10.5 PASQUALE PERFETTI, Partigiano – Via Bugatti, 24 – LINK
Ucciso a 23 anni nel 1943