UNA VITA CHE STO QUI
di Roberta Skerl
con IVANA MONTI
8 maggio: nuova STAGIONE TEATRALE
Auditorium PADRE REINA – Rho Via Meda
FUORI TEATRO
UNA VITA CHE STO QUI
proposte di lettura sul tema delle periferie
per approfondire quanto rappresentato in scena.
vi aspettiamo in biblioteca!
Uno sguardo critico sulla realtà delle periferie di ieri e di oggi, un viaggio in zone della città spesso sinonimi di indeterminazione e disordine ma anche di novità, creativa e vivacità che può trasformarle da dormitori in autentici aggregati urbani. Un sguardo nuovo e consapevole sulle città parallele delle banlieue, degli slum, delle favela e soprattutto delle periferie romane, chiamate a scegliere tra un passato degradato e un futuro pieno di risorse.
Un interessante viaggio, da Nord a Sud, alla ricerca di ciò che rende le periferie un luoghi in movimento, dove si sperimentano iniziative di riscatto: progetti di volontariato, lotta alla povertà educativa, di imprenditoria sociale, di recupero architettonico e urbanistico. L’autore ripercorre la storia delle periferie nel Novecento, fatta di lungimiranti progetti ad alta densità politica e intellettuale, talvolta conditi di utopismo, talvolta fallimentari; mette poi a fuoco il concetto stesso di periferia, evidenziandone le sfumature strutturali e sociali, economiche e psicologiche; e poi si mette in cammino.
“Mi chiamo Karim Amir e sono un vero inglese, più o meno.” Comincià così “Il Budda delle periferie”, romanzo con il quale Hanif Kureishi esordiva nella narrativa nel 1990, dopo aver scritto le sceneggiature di “My beautiful Laundrette” e “Sammy and Rosie Get Laid” e dopo aver scritto e diretto “London Kills Me”. Il libro è un racconto di formazione che narra le peripezie sentimentali e le avventure di vita di Karim, adolescente metà inglese e metà indiano nella periferia londinese degli anni Settanta.